visita posturale

È sempre più chiara l’importanza dell’approccio che il medico dentista può dedicare al paziente nella sua globalità ai fini dei risultati conseguibili con la terapia.

Ecco che con questa convinzione i nostri medici dentisti non concentrano l’attenzione unicamente sulla bocca, ma considerano anche la posizione delle spalle, la colonna vertebrale e i piedi, completando l’analisi con fotografie che documentano il caso all’inizio, durante il trattamento e alla fine.

Molte volte scapole alate, rotazioni del bacino, dolori alle spalle, posizioni errate della testa sono la spia di problemi che risiedono più in alto, spesso a livello dell’articolazione della mandibola (ATM). Va considerato che esiste un rapporto tra bocca e occlusione. La postura generale del corpo è, infatti, regolata da vari recettori come l’occhio, l’orecchio, la pelle, i piedi e anche i denti che inviano messaggi dalla periferia al centro (cervello).

Come si svolge la visita posturale?

Nella visita posturale si considerano le posizioni delle varie parti del corpo e si analizzano se le informazioni inviate dei recettori sono corrette.

Le domande che il medico si pone più frequentemente sono quindi se la posizione della testa è in linea con il resto del corpo, oppure se questa è sbilanciata in avanti o indietro. Come si presentano le curve della colonna? E gli occhi? Sono alla stessa altezza o posti ad altezze differenti? Come sono le scapole?

Egli osserva poi le lunghezze degli arti superiori e inferiori, le inclinazioni e le rotazioni di spalle e bacino.

Ecco, quindi, che la prima parte della visita posturale consiste nella raccolta puntuale di dati e di misurazioni per poi passare, tramite specifici test, ad una valutazione più attenta dei vari recettori corporei.

Si controlla quindi come gli occhi convergono e se è presente una buona visione del campo visivo.

Viene considerato anche l’orecchio perché una parte interna, rappresentata dal sistema vestibolare, è fondamentale per la postura del corpo. La sua funzionalità è valutata con test appositi come il Romberg test o il test di Fukuda, che analizzano l’equilibrio o gli sbandamenti.

Si controllano molto anche la mobilità e la capacità di rotazione del capo.

L’occlusione e la mandibola richiedono poi una serie di esami specifici a bocca aperta e chiusa e, con manovre specifiche, si indaga se è presente un’influenza discendente (dalla bocca ai piedi) che possa giustificare le alterazioni posturali presenti. Si possono ricercare anche le influenze che arrivano dai visceri e quelle legate alle emozioni.

Si analizzano i piedi nella forma, negli appoggi e per questo vi inviamo all’articolo dedicato alla pedana stabilometrica

La visita posturale racchiude, pertanto, moltissimi elementi e valutazioni che la rendono un appuntamento piuttosto lungo e dettagliato il quale, per essere eseguito correttamente, richiede più di un’ora di tempo.