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Ecco come riconoscere e trattare la parodontite lieve: sintomi e rimedi efficaci

Paradontite lieve

La parodontite è una patologia infiammatoria dei tessuti di sostegno del dente ovvero gengiva, cemento, legamento parodontale ed osso alveolare ed è causata dalla placca.

La parodontite si distingue dalla gengivite per la perdita di attacco connettivale e per la distruzione di osso alveolare di supporto.

La parodontite (una volta volgarmente detta piorrea) è una patologia assolutamente curabile ma se trascurata può esitare in una parodontopatia grave con sanguinamento spontaneo, o sanguinamento durante lo spazzolamento dei denti, fino a una spiccata mobilità dentale e purtroppo alla perdita degli elementi dentali.

Spesso questa patologia è sottovalutata fino a quando non si manifestano i sintomi acuti che possono compromettere gravemente la salute della bocca e che richiedono pertanto cure molto più invasive.

La parodontite si può curare? Scopri le soluzioni per fermarla

La parodontite è una patologia controllabile con un’adeguata prevenzione e controlli periodici. Si manifesta in via iniziale in modo poco evidente, solitamente quando il solco tra dente e gengiva si approfondisce oltre i normali 2 – 3 millimetri, creando la cosiddetta tasca parodontale. Essa non è altro che uno spazio in cui i batteri proliferano, distruggendo poco per volta il tessuto che riveste la parete di tessuto molle all’interno del solco gengivale.

Le conseguenze sono solitamente poco evidenti. Purtroppo, al di sotto della gengiva, la proliferazione batterica fa in modo che il rivestimento che protegge la radice del dente si ritiri progressivamente, rimanendo così esposta all’attacco dei batteri. Il conseguente distacco gengivale si accompagna al riassorbimento osseo, che lascia il passo all’avanzamento della parodontite.

La tradizionale cura delle tasche parodontali prevede il trattamento di “Scaling e root planing”, ovvero una pulizia in profondità della tasca che consente di rimuovere tutti i batteri accumulati sotto gengiva. Si esegue in anestesia locale attraverso l’impiego di ultrasuoni e strumenti manuali specifici detti curette. Questo procedimento favorisce nuovamente l’attacco della gengiva alla superficie pulita e liscia della radice del dente, rendendo più difficile un nuovo accumulo di placca.

A seguito dell’intervento il paziente viene istruito circa le corrette manovre e le procedure di igiene domiciliare. Dopo 2 mesi, infine, si procede con una rivalutazione della situazione attraverso un secondo sondaggio che consente di capire se la situazione si è risolta o se necessita di specifici interventi parodontali.

Terapia parodontale laser: come funziona e quali sono i vantaggi

Un metodo più moderno ed efficace nel trattamento della parodontite lieve, che adottiamo da tempo, evita l’approccio chirurgico in luogo dell’uso del laser parodontale.
Utilizzati già dalla comparsa dei primi sintomi, e in casi in cui la tasca abbia una profondità inferiore ai 5 mm in assenza di placca e tartaro, questi strumenti consentono, nella maggior parte dei casi, di ottenere un miglioramento dello stato dei tessuti gengivali.

 

Se grazie all’estrema precisione del microscopio operatorio è infatti possibile trattare le radici dentali malate, senza procedere chirurgicamente sulle gengive, con il laser parodontale è possibile eliminare velocemente e senza dolore i batteri patogeni presenti nel parodonto.

I vantaggi sono dunque evidenti poiché:

  • si evita quasi sempre l’impiego dell’anestesia,
  • si ottiene la chiusura progressiva delle tasche, rigenerando in tempi ridotti i tessuti parodontali
  • si eliminano i disagi per il paziente (per esempio l’esecuzione di una sutura)

si riducono i costi tipici di un intervento chirurgico tradizionale

I principali sintomi della parodontite: come riconoscerli tempestivamente

Generalmente i sintomi della parodontite sono poco evidenti, tuttavia, non va sottovalutato il caso di:

  • gengive arrossate, doloranti o sanguinanti
  • alitosi
  • recessione gengivale
  • sensibilità dentinale

In questi casi è consigliato parlarne con il dentista di fiducia che effettuerà una verifica, ovvero un sondaggio parodontale. Attraverso una speciale sonda millimetrata andrà a valutare la profondità delle tasche. L’inserimento della punta della sonda lungo il bordo gengivale dei denti, infatti, permetterà di valutare lo stato di salute delle gengive.

Se la sonda penetra al massimo 3 mm siamo in presenza di gengive sane, mentre se si inserisce fino a 4-5 mm siamo in presenza di una tasca parodontale. Quando si va oltre i 5 e fino a 10 mm siamo invece in presenza di una parodontopatia seria che, se non trattata tempestivamente può portare alla perdita degli elementi dentari.

La parodontite è ereditaria?

La malattia parodontale non è propriamente ereditaria poiché è strettamente legata alla presenza di placca e batteri nel cavo orale, ovvero al livello di igiene di denti e gengive. Nella grande maggioranza dei casi è la compromissione della capacità del nostro corpo di reagire positivamente alle infiammazioni che influenza la possibilità di sviluppare la malattia.

Si può tuttavia considerare che, in presenza di una familiarità frequente, la probabilità di sviluppare tale patologia è più elevata. Attenzione va posta anche nei casi di pazienti affetti da patologie sistemiche come il diabete insulino-dipendente, la persona affetta da sindrome di Down, da artrite reumatoide o infezione da HIV.

Queste malattie, infatti, rendono l’individuo più suscettibile alla malattia parodontale. Anche l’impiego di alcuni farmaci può influire sullo sviluppo della parodontite.

In pazienti con familiarità, o predisposizione alla patologia, risulta pertanto ancora più fondamentale una corretta igiene orale e un’adeguata prevenzione con controlli periodici, una dieta equilibrata e uno stile di vita sano.

Trattamento e terapia per preservare la salute delle gengive

Sebbene allo sviluppo della malattia possano contribuire fattori soggettivi di varia natura, oltre a cattive abitudini come il fumo e la scarsa igiene orale, è possibile prevenirne l’insorgenza attraverso semplici regole come:

  • sedute di igiene professionale periodiche e continuative dal proprio dentista di fiducia;
  • mantenere una corretta e regolare igiene dentale domestica quotidiana;
  • prestare molta attenzione ai sintomi della malattia parodontale

La parodontite può colpire anche i bambini e gli adolescenti e, se non curata efficacemente, può portare a recidive nel corso dello sviluppo. È importante curare, fin da piccoli, l’educazione alla corretta igiene orale e a un’alimentazione sana, con ridotti livelli di zuccheri.

Nel nostro studio è possibile abbinare anche la sedazione analgesica cosciente con protossido d’azoto per la gestione dell’ansia e della percezione del dolore.