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Riposo dopo impianto dentale: sintomi e precauzioni

Qualsiasi intervento chirurgico eseguito nel cavo orale produce una serie di reazioni che devono essere controllate perché la guarigione avvenga in modo rapido.
Affinché tali sintomi possano essere ridotti al minimo ci sono alcuni consigli che, se rispettati, vi consentiranno di vivere al meglio l’esperienza post-operatoria.

La convalescenza dopo impianto dentale è necessaria?

Dopo un intervento di implantologia dentale è importante osservare alcune semplici precauzioni che consentiranno al paziente di riprendere le normali attività in pochi giorni. Solitamente il decorso post-operatorio dura circa una settimana ma, in casi normali, i disagi sono gestibili con l’assunzione di normali antidolorifici e antifiammatori. Il giorno stesso dell’intervento è consigliato il riposo, tuttavia vi forniamo alcune indicazioni per farvi vivere al meglio l’intervento di implantologia.

A partire dalla sera prima dell’intervento consigliamo di assumere l’antibiotico prescritto.

Successivamente alla fase chirurgica consigliamo di:
– continuare l’assunzione dell’antibiotico per almeno 5 giorni ogni 12 ore (in base alla tipologia di intervento)
– assumere antidolorifici secondo indicazioni dello specialista, preferibilmente dopo i pasti (fino a 3 al giorno)
– applicare il ghiaccio nel giorno dell’intervento per almeno 2 ore
– usare il collutorio alla clorexidina 0,2% per 2-3 volte al giorno, sciacquandosi delicatamente dal giorno successivo l’intervento
– non assumere acido acetilsalicilico (aspirina)
– in caso di interventi nell’arcata superiore, soffiare il naso delicatamente per una settimana e starnutire a bocca aperta
– applicare delle garze umide se persiste sanguinamento
– rimuovere l’impacco parodontale dopo 3 giorni
– dormire con uno o due cuscini in modo da mantenere la testa sollevata e appoggiarsi sulla parte non operata

Ed ecco qualche altra indicazione post-chirurgica sullo stile di vita che potrebbe aiutare il paziente:
– moderare gli sforzi fisici ed evitare di praticare sport per alcuni giorni
– masticare dalla parte opposta rispetto al sito dell’intervento
– mangiare cibi morbidi e tiepidi per 3/4 giorni
– non utilizzare lo spazzolino e/o lo scovolino nella zona sottoposta a chirurgia per 7/8 giorni
– non fumare per non rischiare di compromettere l’intervento. La nicotina, infatti, crea problemi di irrorazione sanguigna e rende difficoltoso il processo di guarigione dei tessuti.

Possibili sintomi dopo impianto dentale:

  • Dolore
  • Gonfiore
  • FebbreSono da considerarsi reazioni normali un po’ di gonfiore dei tessuti vicino al sito dell’intervento, possibili rialzi termici e la presenza di ematomi nei giorni successivi all’operazione. È preferibile rivolgersi al proprio Odontoiatra se questi sintomi dovessero protrarsi o accentuarsi nel tempo, in modo tale che possa valutare l’opportunità di ulteriori cure alternative. Se il paziente segue terapie farmacologiche è importante che informi preventivamente il medico, onde evitare effetti collaterali dovuti all’uso di antibiotici o antidolorifici.L’assunzione di antidolorifici e antinfiammatori, secondo prescrizione medica, aiuta la gestione dei fastidi e dei sintomi correlati all’intervento. La comparsa di dolore, gonfiore o, talvolta, episodi di febbre rappresenta una condizione molto individuale, ed è da considerarsi normale nella fase post-operatoria. Tuttavia, se ci si attiene al protocollo post-operatorio prescritto, tale sintomatologia si rivela facilmente controllabile, se non evitabile.

    Riassorbimento osseo

    In rari casi (3%) può verificarsi un riassorbimento osseo attorno all’impianto dentale durante il processo di osteointegrazione che va a compromettere l’esito dell’intervento.

    Impianto dentale dopo 3 mesi

    L’impianto dentale dopo 3 mesi può considerarsi osteointegrato, pertanto, in condizioni normali è possibile applicare il carico con la soluzione protesica stabilita con il medico dentista.

    Impianto dentale dopo 20 anni

    La durata di un impianto dentale osteointegrato con successo non è standard ma può durare moltissimi anni.

    In questo giocano un ruolo fondamentale non solo i materiali certificati e biocompatibili impiegati, ma anche il paziente che, con uno stile di vita sano, e un buon livello di igiene orale e di manutenzione, contribuisce in modo determinante al corretto mantenimento dell’impianto in bocca.

    Va da sé che una buona condizione clinica del paziente, con gengive e denti sani, prima dell’intervento agevola il suo successo. Chiaramente, un’alimentazione squilibrata, l’assunzione di alcool e l’esposizione al fumo di sigaretta sono condizioni di rischio che possono compromettere la durata dell’impianto.

    Fondamentale è anche il livello di igiene orale domiciliare che deve necessariamente esser fatta quotidianamente dopo ogni pasto impiegando spazzolino, filo interdentale e/o scovolino. Un’igiene scarsa, infatti, può compromettere lo stato di salute delle gengive e determinare l’insorgere di infiammazioni. La manutenzione degli impianti è strettamente legata anche alle sedute di igiene professionale eseguite in studio a cadenza quadrimestrale o semestrale, e ai controlli periodici con il medico

    Tutto questo consente di allungare la durata degli impianti dentali.

    Per qualsiasi chiarimento o dubbio circa il corretto comportamento da adottare, in caso di intervento chirurgico dentale, potete sempre contattarci.