fluoro nei denti

Fluoro per i denti: come e quando?

Il fluoro è importante per il suo coinvolgimento nel naturale processo di remineralizzazione dei denti: quel meccanismo fisiologico che rinforza i nostri denti tramite l’applicazione di minerali dalla saliva al dente.

Non dimentichiamo inoltre che esso ha anche un’efficacia antibatterica, perché capace di contrastare l’adesione al dente del principale batterio responsabile della carie (lo Streptococco Mutans).

fluoro nei denti
Le vecchie indicazioni

L’assunzione di fluoro sistemico in gocce o pastiglietta, per molti anni è stata dettata dalla convinzione che questo tipo di fluoro permettesse la formazione di uno smalto più resistente all’attacco acido dei batteri responsabili della carie. Ecco perché se ne consigliava l’uso, in dose variabile in base all’età del bambino, fino ai 12 anni circa.

Gli studi recenti

L’indicazione alla fluoroprofilassi per via sistemica in epoca più recente si è ridimensionata puntando maggiormente su quella topica, il cui effetto preventivo è considerato «più efficace» rispetto alla somministrazione sistemica, per la quale «l’evidenza scientifica è controversa».

Ecco quindi che le attuali linee guida ministeriali per la prevenzione della carie in età evolutiva consigliano piuttosto, a partire dal primo dentino, di spazzolare due volte al giorno i denti con un dentifricio fluorato secondo concentrazioni e dosi differenti.

Quali dosi di fluoro dunque?
  • da 0 a 6 mesi: usa solo acqua
  • dai 6 mesi ai 2 anni: valuta in base alla capacità del tuo bimbo di sputare il dentifricio per evitare sovradosaggi da ingestione. Inizia sporcando le setole con un accenno di dentifricio per abituarlo al sapore. Quando vedi che è pronto, utilizza un dentifricio con fluoro 1000 ppm (parti per milione) 2 volte al giorno in dimensione di un chicco di riso.
  • dai 2 a 6 anni: usa un dentifricio con fluoro 1000 ppm (parti per milione) 2 volte al giorno in dimensione di piccolo «pisello»
  • oltre i 6 anni: usa un dentifricio con fluoro 1450 ppm (parti per milione) 2 volte al giorno in dimensione di 1 cm di lunghezza
Il fluoro però si trova anche naturalmente…

Il fluoro è naturalmente presente in diverse concentrazioni, in moltissimi cibi che mangiamo e nell’acqua che normalmente usiamo per bere, cucinare, coltivare e allevare.

Può accadere che in certi casi si arrivi a un’assunzione sistemica eccessiva. Può accadere per esempio che un bambino ingerisca piccole quantità di dentifricio o collutorio al fluoro, quando si lava i denti (ecco perché consigliamo ai genitori di vigilare sempre e di inserire il dentifricio quando si è certi che non lo ingerisca), oppure che nell’alimentazione si introducano più prodotti contemporaneamente contenenti fluoro.

Un esempio di assunzione sistemica eccessiva: integrazione per bocca + acqua fluorata + alimenti ad alto contenuto di fluoro e/o latte in formula + dentifricio al fluoro

In un caso di questo tipo si va a esporre il bambino a un sovradosaggio di fluoro che può portare alla fluorosi.

La fluorosi, cos’è?

Quando l’assunzione di fluoro avviene in dosi eccessive rispetto ai livelli ottimali, e durante la fase di sviluppo dei denti (fase pre-eruttiva), la formazione dello smalto può alterarsi. La sua ipomineralizzazione determina la comparsa di macchie opache e striature bianche, simmetriche, scolorite e diffuse che, nei casi più gravi, possono dare origine a lesioni superficiali dello smalto come porosità e aree brunastre. Questi segni clinici dipendono dalla quantità di assorbimento di fluoro e dalla durata dell’esposizione al fluoro.

Qualche consiglio…

Lo sappiamo, il troppo stroppia…

Come genitori possiamo controllare che nostro figlio non assuma troppo fluoro stando attenti a che non ingerisca il dentifricio finché si lava i denti per esempio, monitorandone anche la quantità che usa e scegliendo il dentifricio con la giusta concentrazione di fluoro in base all’età.

Soprattutto quando molto piccoli, verificate sempre la composizione degli alimenti che acquistate.

Oltre al dentifricio al fluoro…

Generalmente nei bambini in situazione di normalità è sufficiente utilizzare solo un dentifricio fluorato (come da Linee Guida del Ministero della Salute). Tuttavia, possono esserci casi particolari di soggetti a medio/alto rischio di carie (per es, chi soffre di MIH – Molar incisor hypomineralization) o pazienti con disabilità che faticano a mantenere una sufficiente igiene orale. Per questi casi lo specialista valuta l’impiego di misure aggiuntive come vernici e gel fluorati. La loro applicazione topica professionale viene eseguita in studio 2 o 3 volte l’anno mentre è possibile anche impiegare Gel fluorati a casa, ovviamente sempre sotto indicazione medica e supervisione dei genitori.

Anche l’impiego di collutori al fluoro può venire in aiuto ma soltanto dopo i 6 anni di età per evitare il pericolo di ingestione.

Hai dubbi su quali dentifrici impiegare o pensi che tu figlio possa avere dei difetti nello smalto? Contattaci, saremo lieti di aiutarti.