Oggi l’implantologia è la tecnica ottimale per la sostituzione di elementi dentali mancanti nella maggior parte dei casi in pazienti adulti di ogni età, con i vantaggi di evitare i fastidi dovuti all’utilizzo di protesi mobili (dentiere e protesi rimovibili), di preservare la salute dei denti naturali sani (invece limati e ridotti nel caso dell’applicazione dei ponti) e garantire la completa stabilità.
La visita implantologica è un momento fondamentale per stabilire un’alleanza nel rapporto tra medico e paziente, valutare le aspettative e il reale stato di salute generale e della bocca dell’assistito.
Si effettuerà una valutazione dell’occlusione dentale mediante analisi gnatologica, si stabilirà la presenza di carie, di gengivite o parodontite, che andranno necessariamente curate prima di affrontare l’intervento implantologico, e andranno considerati eventuali fattori di rischio come il diabete o l’abitudine al fumo.
La pianificazione dell’intervento andrà fatta dopo aver studiato la sede implantare mediante supporto radiografico come le radiografie endorali, la radiografia ortopanoramica, e la TAC che consente una analisi tridimensionale dei volumi ossei. E’ infatti fondamentale valutare la quantità di osso residuo e il rapporto con altre strutture anatomiche importanti come il pavimento del seno mascellare, le fosse nasali e nervo alveolare inferiore.
Affrontare un intervento implantologico significa sottoporsi a un intervento chirurgico in cui si va a sostituire i denti mancanti con radici in titanio inserite nell’osso. Gli impianti possono sostenere denti singoli, gruppi di denti o protesi di Toronto modificate.
Nel nostro studio gli interventi di implantologia avvengono nelle sale operatorie interamente dedicate a questa attività.
La prima fase è rappresentata dall’analisi dettagliata delle esigenze del paziente e dal suo stato generale di salute e dello stato di salute ossea e gengivale mediante diagnostica radiografica tradizionale e volumetrica (TAC-DENTALSCAN e CONE BEAM).
Una volta definito il quadro generale si potrà scegliere la strategia più adatta per la risoluzione del problema e passare alla fase implantologica operativa.
La seconda fase è chirurgica. Si inseriscono gli impianti in titanio e si suturano i tessuti gengivali in modo da coprire totalmente gli impianti. Durante l’intervento, per mettere a proprio agio il paziente, è possibile scegliere di avvalersi della sedazione cosciente e dell’ipnosi
La terza fase, sempre chirurgica, avviene dopo un periodo di guarigione da 2 a 6 mesi, per consentire l’osteointegrazione degli impianti. In questo caso si procede a liberare gli impianti dalla gengiva inserendo viti di guarigione che poi saranno sostituite da perni che, fuoriuscendo dalla gengiva fungono da monconi, e su cui saranno avvitate o cementate le corone.
Il diabete mellito è un fattore di rischio importante solo nel caso in cui il paziente risulti costantemente scompensato.
Coloro che seguono una terapia possono tranquillamente affrontare l’intervento di posizionamento degli impianti. È consigliabile eseguire il trattamento a metà mattina, dopo la colazione, e con la glicemia sotto controllo.
Dopo l’intervento è essenziale che le condizioni di salute siano mantenute ottimali.
Due realtà che operano da oltre 30 anni fianco a fianco per la salute orale di adulti e bambini.
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