Gli obiettivi principali della chirurgia dentale pediatrica sono la diagnosi, la prevenzione e il trattamento chirurgico delle patologie e dei problemi dentali specifici dei bambini.
Soprattutto negli ultimi anni le terapie odontoiatriche pediatriche hanno fatto passi da gigante, e la stretta collaborazione fra odontoiatri specializzati in pedodonzia e ortodontisti, si è fatta più strutturata, consentendo di creare pratiche chirurgiche peculiari per il piccolo paziente.
La chirurgia orale pediatrica, infatti, richiede un approccio multidisciplinare che va a considerare non solo la complessità degli aspetti psicologici, ma anche le patologie in relazione all’età e alle aspettative di crescita del paziente. Richiede inoltre una buona conoscenza dell’anatomia in fase di dentizione mista e delle tecniche chirurgiche più aggiornate, nonché delle tecniche di anestesia locale e di sedazione più adeguate all’età bambino. Questo ultimo aspetto è molto importante poiché consente di intervenire in modo atraumatico con tecniche di rilassamento non farmacologiche, associate ad anestesia delicata come quella gengivale, eventualmente integrata dal protossido di azoto.
La scelta di estrarre un dente del giudizio è solitamente motivata dal suo malposizionamento o dalla necessità di creare spazio in arcata, magari in concomitanza con un trattamento ortodontico che richiede di arretrare i molari. È molto comune effettuare la cosiddetta germectomia del terzo molare, o estrazione del dente del giudizio, in fase precoce per evitare l’insorgere di problematiche di non poco conto in seguito.
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Anche i denti da latte talvolta richiedono di essere estratti per lasciare spazio al corretto sviluppo della bocca in fase di dentizione mista.
Altre volte si interviene quando un dente deciduo risulta troppo cariato per esser curato, o in conseguenza a un forte trauma che ne ha provocato la frattura.
Un esempio è rappresentato dai denti in doppia fila detti anche denti da squaletto.
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In questo caso si interviene per estrarre un dente deciduo, o permanente, in più che può causare una varietà di complicazioni dentali interferendo con la normale funzionalità e la salute orale, oltre che dar origine a problemi estetici. Ecco come procediamo questo caso
in questo caso il chirurgo pediatrico va a scoprire il dente dalla gengiva quando non erompe spontaneamente (frequentemente i canini).
L’intervento sui tessuti gengivali talvolta è necessario per consentire la corretta applicazione degli attacchi di un dispositivo ortodontico oppure per modificare la forma delle gengive e rendere più armonico il sorriso.
relativa a quei piccoli lembi di tessuto che guidano e rendono possibili i movimenti di lingua e labbra. Quando presentano delle anomalie è importante intervenire, anche in collaborazione con la figura del logopedista.
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Esempi sono il reinnesto, la devitalizzazione o lo splintaggio.
Leggi i consigli della nostra esperta in caso di trauma dentale nei bambini
Prenotare una prima visita quando il tuo bambino è in perfetta salute e intorno ai tre anni di età ti consentirà di legare il ricordo del dentista a un momento non traumatico, facendo vivere a tuo figlio un’esperienza rilassata e, grazie all’approccio dei nostri medici, anche divertente. Provare per credere!
Due realtà che operano da oltre 30 anni fianco a fianco per la salute orale di adulti e bambini.
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